Catarina Nunes de Almeida
La metamorfosi delle piante dei piedi(A metamorfose das plantas dos pés)
traduzione italiana di Martino Baldi
LietoColle - Collana Erato
... bisogna ricominciare dal corpo, amare la vita che è in noi, farla crescere ogni giorno come una pianta dentro, non lasciarla morire. Corpo come luogo vegetale, come biologia dell’uomo: un filone che collega Catarina Nunes de Almeida, non solo a Daniel Faria, ma anche a Jorge Reis-Sá, un filone poetico portoghese inaugurato forse da Al Berto con quel suo zibaldone portatile che era O medo (La paura), che ha anche alimentato una nuova generazioni di giovani scrittori talentuosi e precoci quale Catarina Nunes de Almeida, figli del tempo nostro, e quindi bambini in rovina, come direbbe José Luís Peixoto. Dopo Prefloração, suo libro d’esordio, nella lettura di questa nuova raccolta poetica di Catarina ho avuto la conferma dell’impressione di freschezza verde della sua poesia, bella e sofferta, consapevole del mondo e aperta ad esso, come una pillola di ossigeno, un palliativo poetico per i mali umani che, come diceva Gil de Biedma, sono dell’anima, ma si leggono nel corpo come un libro aperto.
dalla postfazione di António Fournier